Stato&Mercato

L'economia del "Fatto Quotidiano". Il blog di Stefano Feltri

Appunti dal G8/6: Il clima e lo scalino

Brevi considerazioni dopo la doppia conferenza stampa: prima parlano Obama e Berlusconi, mezzo metro di differenza, poi Berlusconi parla da solo, quindi cambiano il palco e mettono quello rialzato.

Le domande sono imbarazzanti. Ho visto in giro qualcuno accreditato da Transparency international, quelli che monitorano la corruzione, spero ci fossero anche quelli di Freedom House. Solo uno di Repubblica, Gianluca Luzi, osa fare in modo molto diplomatico la domanda che tutti aspettano: se e quando ha pesato Puttanopoli sull’immagine dell’Italia al vertice. Berlusconi prova a zittirlo, poi si limita a dire “Il vostro progetto è fallito”.

Tutto questo parlare dei leader tende a oscurare le vere novità di questo vertice, che non sono tutte di forma. A me sembra che la più concreta sia arrivata oggi: la Cina si è sfilata dall’accordo sul clima che doveva essere preliminare alla conferenza di Copenhagen di dicembre ed era richiesto espressamente dall’Onu. Ma poi il Major Economic Forum ha annunciato la costruzione di un Istituto per il monitoraggio e la cattura dell’anidride carbonica in Australia, che dovrebbe servire tra le altre cose a evitare inutili duplicazioni di progetti analoghi nel mondo e a individuare un istituzione unica a cui fare capo per le questioni del global warming. Ci sono i soldi, ci sono i nomi, a partire da Nicholas Stern del famoso rapporto omonimo (quello che calcolava anche l’impatto economico del riscaldamento). Sembra una cosa fatta bene. Peccato che qui tutti, compresi i giornalisti, siano più interessati ai personaggi che ai documenti. Appena avrò tempo mi studierò meglio la cosa.

Una televisione giapponese mi ha appena intervistato sulla performance di Obama. Ne ho detto un gran bene, voto finale: 7,5 anche per la scena in maniche di camicia tra le macerie dell’Aquila, meglio di Bush a Ground zero. Ha avuto il grande merito di presentarsi come un leader in un momento in cui la presidenza italiana italiana era molto indebolita. Anche perché Sarkozy, altro leader potenziale, è misteriosamente scomparso. Desaparecido. Lo sento parlare ora alle mie spalle, sui video, ma nessuno ricorda nulla di significativo.

09/07/2009 Posted by | Articoli, Uncategorized | , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento